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Ogni anno vengono acquistati nel mondo oltre 1,5 miliardi nuovi telefoni cellulari. La media di vita di uno smartphone è infatti di soli 22 mesi. Poi viene sostituito. E molto più spesso vengono cambiate le cover del cellulare. Una pratica che aumenta in modo esponenziale il consumo di plastica, che poi non è possibile riciclare completamente. Una cover per smartphone biodegradabile al 100% è la soluzione.

La gestione dei rifiuti di plastica è una questione globale, con ripercussioni pesanti soprattutto per i nostri oceani. Gli scienziati hanno stimato che da quando abbiamo iniziato a produrre plastica, il 79% è finito nelle discariche o nell’ambiente naturale. La maggior parte di questa plastica forma poi micro-particelle che mettono in serio pericolo gli ecosistemi.

 Una cover biodegradabile per l’ambiente

 

Abbiamo deciso di dare il nostro contributo per arginare il problema. Con la startup Najture abbiamo sviluppato la prima cover per telefono completamente biodegradabile e compostabile. La maggior parte delle custodie per telefoni infatti sono realizzate in elastomeri. Un materiale dalle buone caratteristiche tecniche, ma non completamente biodegradabile. Il nostro obiettivo era invece quello di creare una custodia per telefono biodegradabile al 100%. Attualmente non ci sono materiali morbidi, che soddisfino questo requisito.

Sul mercato si trovano iniziative simili, ma non garantiscono la biodegradabilità al 100%, anche se è riportato sulle etichette indicazioni fuorvianti. Secondo l’ultimo rapporto di Greenpeace sulla plastica biodegradabile risulta che “le descrizioni dei prodotti spesso utilizzano informazioni false, fuorvianti o non provate”.

La nostra soluzione, Najture, è invece composta dalla combinazione di sughero naturale e plastica rigida biodegradabile. Il sughero funge da ammortizzatore naturale ed è incollato alla plastica mediante un adesivo biodegradabile. La qualità del biopolimero IamNature® è testimoniata anche dal premio “Bioplastics Award”, ricevuto per le elevate prestazioni tecniche. È infatti biobased e biodegradabile (norma UE EN 13432). La plastica è sintetizzata dalla fermentazione batterica e si degrada nel suolo e nell’acqua.

Obiettivo: riduzione delle emissioni di CO2

 

La plastica biodegradabile è utile per la fine del ciclo di vita di un prodotto. Ma se esaminiamo il problema più da vicino, dobbiamo essere consapevoli del nostro impatto nel mondo. Se prendiamo in considerazione l’intero ciclo di vita di un prodotto, comprendiamo che l’utilizzo di plastica biodegradabile non è l’unica soluzione al problema globale degli articoli usa e getta. È necessario un cambio di paradigma. Come designer, vogliamo pensare meglio a come realizzare prodotti, al fine di ridurre le emissioni di CO2 dovute all’estrazione della materia prima, alla produzione, al trasporto e allo smaltimento del prodotto.